The role of bioethics - between human rights and prison
overcrowding
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Università degli Studi di Genova
Publication date: 2018-07-03
JoMS 2013;19(4):389-404
KEYWORDS
ABSTRACT
The ethics of care is a possible link between prison health and medicine,
quality of care and treatment. On the base of that subject held proposal
of a comparative research project between the Italian penitentiary
health system and the prison health care system in Poland.
The proposal to turn a research project related to the relationship between
the ethics of care, health and medicine penitentiary was born with
the aim to demonstrate how the context of the latter express the many
facets of the relational ethics of care and its, on the other hand, as it may
provide, through medicine prison, an essential dimension of the treatment
process.
Usually, at least in our cultural dimension we usually consider interconnected
and liberty, property and the full availability of your body : the
right to health is understood as a derivative of the right to liberty and the
right to life . As should be understood that right in a situation like that in
which prison inmates are not free , and above all live in a particular condition
of socialization independent of their choice ? The extent to which
an inmate can make choices concerning their health which may cause
discomfort to those who, necessarily, shares the space with him or imply
higher economic costs for the community? In our society it is almost trite
to say that the state must guarantee the right to health of prisoners but
becomes a subject of deep reflection if this right is identified as a state of
total well -being for every individual. In today’s complex and diverse social
needs and the different conceptions of well -being may come into conflict.
METADATA IN OTHER LANGUAGES:
Italian
Il ruolo della bioetica tra diritti umani e sovraffollamento
penitenziario
qualità delle cure e del trattamento nelle carceri, sovraffollamento carcerario, in Italia, il sovraffollamento carcerario in Polonia, sistema sanitario penitenziario, italiano, polacco sistema sanitario penitenziario
L’etica della Cura come possibile anello di congiunzione tra Sanità e
medicina penitenziaria, qualità delle cure e trattamento del soggetto detenuto:
proposta di un progetto di ricerca comparativa tra il sistema sani392
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tario penitenziario italiano e il sistema sanitario penitenziario polacco.
La proposta di attivare un progetto di ricerca inerente il rapporto tra
etica della cura, sanità e medicina penitenziaria nasce con il l’obiettivo
di dimostrare come nell’ambito di quest’ultima si esprimano le molteplici
sfaccettature della relazionalità propria dell’etica della cura e, d’altro
canto, come essa possa costituire, attraverso la medicina penitenziaria ,
un’essenziale dimensione del processo di trattamento.
Solitamente, almeno nella nostra dimensione culturale siamo soliti
considerare interconnessi e collegati libertà, proprietà e piena disponibilità
del proprio corpo: il diritto alla salute viene inteso come derivato del
diritto alla libertà ed del diritto alla vita. Come va inteso tale diritto in
una realtà come quella carceraria nella quale i detenuti non sono liberi
e soprattutto vivono una particolare condizione di socializzazione indipendente
dalla loro possibilità di scelta? Fino a che punto un detenuto può
compiere scelte relative alla sua salute che possono arrecare disagio a chi,
obbligatoriamente, condivide gli spazi con lui o implicare costi economici
superiori per la collettività? Nella nostra società è quasi banale affermare
che lo Stato deve garantire il diritto alla salute dei detenuti ma diviene un
argomento di profonda riflessione se questo diritto viene identificato come
stato di ben-essere complessivo per ogni individuo. In una realtà sociale
complessa e molteplice le diverse esigenze e concezioni di ben-essere possono
entrare in conflitto.
In virtu’ di queste riflessioni, coloro che sono professionalmente impegnati
nella medicina penitenziaria dovrebbero privilegiare un approccio
che, non intervenendo solamente in occasione di emergenza patologica
sia orientata a favorire la maggiore condizione possibile di ben-essere
all’interno del carcere.
Gli obiettivi che la ricerca intende perseguire sono riconducibili ad una
lettura comparata del sistema sanitario penitenziario italiano e del sistema
sanitario penitenziario polacco tesa all’individuazione di emergenze organizzative,
gestionali ed etiche nei sistemi e nell’eventuale rilevazione di
emergenze comuni alle quali affiancare possibili ipotesi almeno parzialmente
risolutive anche attraverso la promozione dei concetti dell’Etica
della Cura e di Alleanza Terapeutica evidenziando come l’alleanza terapeutica
in ambito penitenziario costituisca un elemento di raccordo tra qualità
delle cure e trattamento educativo e rieducativo del soggetto.
L’esercizio di un effettivo diritto all’informazione trova la sua effettiva
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possibilità di applicazione solo a condizione che il medico e gli operatori
sanitari comprendano le implicazioni etiche del pluralismo terapeutico e,
in considerazione della biografia del suo interlocutore, non ne orienti indebitamente
la scelta e tenga conto delle sue esigenze a partire da quelle
che hanno a che fare con i significati che il soggetto detenuto intende dare
al suo tempo di vita.
Che cosa significa allora prendersi cura della salute del detenuto?
Certamente non imporgli un determinato modello di vita ma costruire
un’alleanza terapeutica che, valorizzando la funzione educativa del carcere,
intenda la salute come ben-essere complessivo come aspetto importante
nel processo di ridefinizione dell’identità morale cui dovrebbe essere dedicata
una parte consistente del tempo del tempo del carcere.
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